Bressanone in Val d´Isarco non è solo la cittadina più vecchia di tutto il Tirolo, ma nel 1806 fu anche la capitale di un piccolo principato. Non importa come e da che parte ci si avvicina a Bressanone, entrambe le cipolle barocche delle torri del Duomo dominano tutt´oggi l´orizzonte della città.
La Chiesa del Duomo è nella sua struttura interna una simbiosi tra barocco tedesco e italiano. Il marmo bianco Carrara stava scomparendo, cosi vennero utilizzati giallo Brentonico, rosso-marrone Pfunder e rosso-marrone Roccetta.
Un highlight artistico è la chiostro della cattedrale, a cui si accede dall´atrio del duomo attraverso una porta sul lato destro. I muri sono coperti tutti da affreschi del 14° e del 15° secolo tranne le quattro volte. Uno degli artisti coinvolti fu Hans da Brunico. Vale veramente la pena farsi spiegare il contesto storico e il simbolismo con una visita guidata.
Durante una visita al duomo non si può non visitare la tomba del famoso guerriero e trovatore Oswald von Wolkenstein nella zona adiacente all´ex cimitero. L´ingresso è situato a sinistra accanto all´ingresso della cattedrale. Il nobile tirolese aveva fatto preparare la sua tomba mentre era ancora in vita.
L´ex palazzo imperiale ricorda il lungo tempo in cui Bressanone fu sede del principato. Quanti pochi soldi aveva il Vescovo, lo si può notare già prima di aver oltrepassato il cancello. Le tracce dei contadini ribelli, che hanno rotto il cancello, sono chiaramente visibili. Semplicemente non c´era denaro a disposizione per riparare il danno.
Grave mancanza di soldi, a causa del cortile interno che si presentava in diversi stili d´epoca. Con le casse a secco, si rischiava una conversione in un castello più piccolo. Magnifici gli interni di rappresentanza del palazzo imperiale, che oggi ospita il Museo Diocesano con la sua Cattedrale e un museo di presepi.